Da Berlino, le scenette pornografiche in miniatura del misterioso Mr Peluche
In una società affetta da
gigantismo, la street art si sofferma sulla grandezza dell’invisibile. Nelle strade metropolitane, deturpate da manifesti urlati, pubblicità immense ed edifici soffocanti, esiste una realtà
segreta, minuta e deliziosa, che potrebbe apparire inaspettatamente sotto gli occhi come, al contrario, rimanere nascosta anche agli sguardi più attenti. Ed ecco che in un
fiore, nell’intercapedine di un muro, accanto alle giunture di un ponte, dietro ad un muretto, si nascondono minuscole figure umane, immerse nel loro piccolo, meraviglioso, mondo. Un
microcosmo che, di tanto in tanto, più riservare anche delle sorprese estremamente audaci, soprattutto quando è Mr Peluche a metterci mano.
Questo stravagante artista, la cui identità è volutamente immersa nel mistero, dietro il suo pseudonimo caramelloso nasconde una visione della vita, e del sesso, fatta di larghe potenzialità, ma
in formato ristretto. Mr Peluche vive e lavora a Berlino, una delle capitali europee più attive nel panorama dell’arte contemporanea, soprattutto se si parla di underground e
cultura alternativa. E la mentalità tedesca, infatti, ha influenzato notevolmente il suo lavoro, soprattutto per quel che riguarda la realizzazione tecnica dei suoi personaggi, come lo stesso
artista racconta: «Le miniature nascono da figure già pronte e non dipinte, prese nei negozi di modellismo o su Internet. In Germania c’è una grande tradizione in
questo campo, che trovo molto interessante. I tedeschi creano modelli sia grandi, come quelli della Seconda Guerra Mondiale, sia piccoli, come quelli di automobili e treni, in un modo davvero
perfetto. Spesso rimodello i personaggi aggiustandogli la testa o gli arti nella posizione che si conforma meglio al mio scopo compositivo. Qualche volta aggiungo piccoli dettagli del corpo con
la creta, e quando tutto è asciutto dipingo le figurine con la vernice acrilica. È un lavoro che richiede pazienza. Qualche volta uso i peli delle mie ciglia, o delle sopracciglia, come pennelli
per aggiungere piccoli dettagli, come gli occhi, la bocca o i capezzoli. L’obiettivo è quello di avere un’immagine autentica di fronte alla fotocamera».
Queste piccole opere d’arte, infatti, vengono immortalate attraverso scatti minuziosi, che mettono in evidenza la grandezza del mondo che circonda i modellini e, al contempo, la spregiudicatezza
di questi ultimi. Sono in pubblico ma non esistono, perché è difficile che l’occhio ne percepisca la presenza. È una trasgressione segreta, esibizionista e voyeuristica. Ma è anche un mezzo, per
l’artista, attraverso cui raccontare il suo modo di vedere l’esistenza umana, la quotidianità delle persone e la semplicità dell’atto sessuale, senza gli inutili e superficiali ingigantimenti con
cui i media hanno assuefatto il loro pubblico: «Sono interessato all’arte che si occupa della vita di tutti i giorni, del mondo in cui vivo ora, come la street art. La sfera sessuale mi
interessa, dai semplici pensieri all’atto in sé. Pensare al sesso mi fa sentire come un angelo con un’elica al posto delle ali. Trovo la vita sexy, quando il mondo che mi circonda è
pacifico e rispettoso. Gli organi in formato gigante a cui siamo abituati non rappresentano il sesso per me. Le mie piccole figure vivono in un altro mondo, giocoso e romantico. E pur essendo
così minute, mantengono dei grandi segreti»
[…] E poi c’è il micro porno, una terra ancora inesplorata ma dalle grandi potenzialità espressive. Mr Peluche dà voce, così, ad una delle fantasie erotiche più piccanti, quella del sesso in
pubblico, con eleganza e giocosità. In sottofondo, ma non troppo nascosta, resta la critica forte e spietata verso un mondo affetto da smanie di grandezza dove, a ben vedere, si è perso il vero
valore delle cose piccole, invisibili, ma indubbiamente di grande importanza.
Mr. Peluche parteciperà, ad aprile, all’Urban art clash di Berlino, una grande kermesse dedicata all’arte contemporanea e alla fotografia metropolitana.